“Sono stata male in questo periodo,
davvero malissimo, e sto ancora tanto tanto male.” Non dissi nulla, capivo che
non stava parlando di un male fisico. “E’ da 47 giorni che non lo sento, che non
ho sue notizie, sto da cani… sai, ho scoperto il significato di questa
locuzione proprio grazie a lui: anch’io come un cane fedele aspetto anche solo
uno sguardo, un cenno! pronta a scodinzolare per un nonnulla purchè mi giunga
da lui.” fece una risatina e mi lanciò un’occhiata interrogativa; seguitai a
tacere e lei riprese a spiegare.
tutto era accaduto una sera, ai primi
di dicembre.
sulla strada di casa gli aveva mandato
un messaggio di saluto cui lui aveva risposto brevemente. Rinviato un sms
chiedendo dove fosse e che facesse, si era sentita dire che era a far spese,
poi sarebbe andato a cena con i compagni di palestra. “Sai quelle cene cui ti
senti obbligata a partecipare per scambiare gli auguri con gli accoliti e che,
secondo me, sono di una noia abissale?” Eccome se ne avevo conoscenza, chi non
ha mai dovuto partecipare a incontri del genere, cene o pranzi con colleghi
d’ufficio, di scuola o sport, per Natale o fine corso o altre barbose
circostanze? Credo proprio che non ci sia nessuno che non abbia dovuto subirle…
era stato a questo punto che, per
celia, l’aveva invitato ad incontrarla (era dall’inizio della loro ‘relazione’
che periodicamente lui si ostinava a chiederle di vederla e lei a negarsi). la sua
risposta si era fatta attendere.
sorpresa, XZY aveva deviato allungando il tragitto, in attesa.
sorpresa, XZY aveva deviato allungando il tragitto, in attesa.
segue...
interessantissimo
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