poi le settimane erano volate: si
avvicinava il Natale! Regali da comprare, impacchettare e consegnare, incontri
familiari da organizzare, spese e incombenze da pianificare e risolvere…
insomma, lo confesso, relegai XZY in un angolino della mente – proprio non
avevo la possibilità di prestarle attenzione, ma dopo le feste…
fu in un pomeriggio freddo e grigio di
gennaio che la chiamai: “Ciao carissima, spero tu abbia ancora voglia di un
caffè. scusami tanto se non ti ho telefonato prima ma sono stata così presa in
questo periodo… adesso però possiamo vederci quando e dove vuoi!”. mi sembrò
contenta di sentirmi, ma null’altro trapelò dalla sua voce. Decidemmo allora di
trovarci in una caffetteria del centro, a mezza strada tra i nostri rispettivi
uffici, il martedì seguente, attorno alle 18 – non sarebbe stato un giorno di
particolare afflusso, o almeno così credevamo, e avremmo potuto proseguire con
tranquillità il colloquio interrotto.
mi sentivo più leggera dopo aver
fissato l’incontro, ero certa che tutto fosse stato superato o, almeno, ringabbiato
dal trantran usuale.
segue...
con il caldo che c'è impossibile immaginare il Natale in questo momento... sembra anche assurdo solo pensare che quest'anno ci siano state nevicate in Italia con temperature sotto lo zero...
RispondiEliminail caldo di oggi, già... ma ci son momenti che il ghiaccio che hai dentro è impossibile da sciogliere con qualsiasi temperatura! (bella frase, eh? dici che nei 'baci perugina'...?)
RispondiEliminasi si certo che è da baci Perugina.... ihihihih ma perchè che è successo dentro? Spero tutto bene :)
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