martedì 17 gennaio 2012

... seguito

"Ma sì - dissi a quel punto - ti piace, provi simpatia per lui, ti senti coinvolta, è un diversivo... ma l'amore è un'altra cosa. Lo sai meglio di me. E poi c'è ABC, vostra figlia, quello è l'amore: lo stare insieme da tutto questo tempo, il sostenersi a vicenda... ne avete passate tante insieme!" e mentre parlavo mi chiedevo se, davvero, non stessi dicendo 'ste cose soprattutto per me e per quietare quella sottile insoddisfazione che da un po' mi serpeggiava dentro.
XYZ riprese a raccontare.
Era tutto iniziato per gioco: battute sulle innumerevoli 'fidanzate' (di lui), sui colleghi di lavoro e sui gusti: hobby, cinema, letture (di entrambi). Frasi di simpatia bisbigliate, parole di supporto o conforto nei momenti no. Si erano scambiati i numeri del cellulare e gli indirizzi emails privati, per continuare a 'frequentarsi' lontano da occhi ed orecchie curiosi. Pian piano questo sentirsi e scriversi aveva riempito un segmento importante della sua giornata fino a travalicare nella sera e poi nella notte... Tanto che si era accorta, ad un certo punto, di non avere la testa che per lui, ad immaginare castelli in aria... 
Imbarazzata, si fermò e prese a fissare la tazza di caffè ormai vuota.
segue...

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